A sconfessare quanti hanno diffuso in questi anni l’illusione che si possa tranquillamente chiudere un grande impianto siderurgico come quello di Taranto senza temere la desertificazione produttiva e l’implosione ambientale del territorio sta come un macigno la vicenda di Bagnoli, tornata proprio in questi giorni all’onore delle cronache. E’ bastato qualche segnale che può rimettersi
Interventi
Autonomia: proposta da rivedere missione difficile, non impossibile
Lo stato dell’arte della discussione sull’autonomia differenziata rappresenta la prova provata di quanto sia difficile rimettere ordine in un percorso che sia stato malamente impostato in fase di avvio. E’ questa la conclusione da trarre rispetto al tentativo dell’attuale Governo: il disegno di legge del Ministro per gli affari regionali Francesco Boccia, poi diventato emendamento
Le inefficienze che hanno frenato la crescita del Mezzogiorno
Non aiutano certo a ricostruire il tessuto dell’identità italiana le polemiche che sono riemerse in questi mesi su presunti “scippi” del Nord a danno del Sud e che sono semplicemente l’altra faccia dei pregiudizi del nordismo leghista sul Sud “sprecone” di risorse altrui. Come sempre, i dati si incaricano di smentire ricostruzioni ideologiche di comodo
Mano pubblica solo per soluzioni di mercato
Comprensibile ma sbagliato che di partecipazione pubblica nel capitale d’impresa si torni a parlare sull’onda di crisi aziendali come Ilva e Alitalia. Comprensibile per le difficoltà che il Governo sta incontrando nel far emergere soluzioni di mercato adeguate alla funzione strategica di queste imprese. Sbagliato perché, creando l’illusione che si possa aggirare la verifica di
Meridione, le Zes vanno sboccate. Subito un commissario unico
Lo stato di sofferenza che sta traversando il tessuto produttivo di alcune aree del Mezzogiorno rende urgente riattivare strumenti di politica industriale varati nella precedente legislatura e poi inspiegabilmente messi da parte nell’ultimo anno e mezzo: dagli investimenti infrastrutturali previsti nei Patti per il Sud alle Zone economiche speciali (Zes). Ambedue gli strumenti – decisivi
Conto alla rovescia per salvare l’Ilva, ma lo scudo non deve essere toccato
No a colpi di mano dell’azienda, ricostituzione immediata da parte del Governo della certezza normativa, riapertura del negoziato: poco più di due settimane per salvare sviluppo e risanamento ambientale a Taranto. Per prima cosa, è inaccettabile la minaccia di Arcelor Mittal di avviare lo spegnimento degli altoforni Ilva: il contratto di affitto dice senza possibilità
Tre mosse per non rivivere a Taranto la triste vicenda di Bagnoli
Tre mosse in sequenza per arrivare a salvare l’Ilva. Prima di tutto, il Governo deve chiarire in modo inequivoco quale è la sua linea sulla produzione di acciaio a Taranto. La seconda mossa, se come spero la linea fosse quella della continuità produttiva, è la ricostituzione immediata di un quadro normativo basato sulla certezza delle
Costruire il futuro è possibile. Storie d’impresa al femminile
Si può fare. E’ più difficile di quanto non sia al Nord e ci sono molti più ostacoli, ma anche al Sud si può costruire il proprio progetto di vita e di lavoro. Questo è il messaggio di razionale speranza che viene dalle giovani imprenditrici agricole di Corigliano Rossano, riunite oggi nel Progetto Impresa Donna
Manovra, benefici per il Meridione. Ma sull’ex Ilva mano ferma
Da sempre lo sport preferito, all’indomani di ogni manovra di bilancio, è metterne in evidenza i difetti, le parzialità, le singole voci spiacevoli, avulse dal contesto complessivo. La cacofonia che ne è derivata ha finito per far passare in sordina le cose buone anche se parziali che la manovra contiene, specie sul versante della politica industriale e delle misure per il Mezzogiorno.
Crisi della Whirlpool ed ex Ilva due mine sulla via della crescita
Due gravi rischi incombono in questi giorni sul tessuto produttivo meridionale e sui suoi lavoratori: la chiusura dello stabilimento Whirlpool di Napoli e quella dell’area a caldo dell’ex-Ilva di Taranto. Se dovessero realizzarsi, la conseguente perdita qui e oggi di capacità produttiva e di occupazione getterebbe un’ombra sulle prospettive future, nonostante le misure per la